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lunedì 24 novembre 2014

Stelle comete o come te!



Mike Berenson, The needles under the geminids meteor shower


I segugi celesti fiutano in anticpo il tramonto del mondo.
Troppi affanni, troppi affanni sembrano bisbigliare.
L'uomo s'è dimenticato tutto, persino di ricordare,
ricordare il suo alto lignaggio, Madre Fiamma e Padre Uranos.
E invece di ardere e volare, trema di freddo e sotterra le ali nell'antro nemico del Sole.
Così persino la gemma incandescente avvizzisce,
persino il cuore d'oriflamma arruginisce.
Non lasciate che gli artigli dei rettili vi arpionino il sorriso rendendolo un ghigno malefico.
Avete perso la Gioia per Terra, la Gioia di vivere per Terra
ma al buio non troverete più né una né l'altra. Calpestate e distrutte.
Il vostro calcagno le ha frantumate e così vi siete lasciati scappare l'infida serpe.
Il paesino dei Balocchi s'è trasformato prima in Nazione ed ora in grande Impero
ma non ci son più grilli nei campi a sussurare nelle ore notturne, per fecondare i vostri sogni,
i Pilastri del Patto Primordiale.
Suvvia Uomo, rialzati lo sguardo, sporcati ancora di Cielo, spalmalo di nuovo sul tuo pane.
Hai inghiottito abbastanza fango non trovi?
La via è lunga. Infinita.
Conduce in Alto e poi in Altro.
La collana dei Mondi è lunga. Infinita.
L'evoluzione non è casuale, scopri le tracce della Bellezza in ogni singola impronta costata il denso sangue dei Millenni.
Come nei sentieri di montagna, ci sono segni ben evidenti per non perdersi e vagare senza meta, basta saper dove guardare.
Uomo, quante sfere che ti perdi rincorrendone una riempita solo d'aria. Prendila a calci una volta per tutte.
E ricorda, le mani chiuse non possono accarezzare.

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