Grembo di tutti i sentieri
sgorghi dal midollo delle rocce come
inguaribile ferita
che diffonde il germe della Creazione.
Neonata fanciulla, appena venuta alla
luce hai già il potere di capolvegere il Cosmo:
come un Dio possente scaraventi a terra
il Toro celeste e domi l'ardore dei suoi Fuochi,
che si placano in docili brillii
riflessi sulla tua candida pelle.
Lungo il corso sinuoso del tuo destino,
ti arricchisci di esperienze e tormenti,
te li leggo in volto, anse e meandri,
solcati dalle lacrime e dal sudore che imbibiscono la tua Carne della
spezia più ambita:
il sale della vita, che ti rende donna
adulta e sipida di Vita, anzi, di Via.
Madre Sorgente, chi mai potrà superare
l'immacolata purezza delle tue trasparenze?
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