giovedì 20 agosto 2015
Magnetizzare l'acqua
Si è ormai virtualmente abbandonata la pratica di magnetizzare l’acqua, ma fino a poco fa essa era ancora usata, a scopi di bene e di male. Ne è chiara l’importanza, che ancora una volta dimostra che si tratta di un processo igneo. Come atto di precauzione un tempo si copriva con il palmo della mano il calice contenente una bevanda ignota, nella convinzione che la pelle avrebbe rivelato i sintomi di ingredienti velenosi. Per magnetizzare l’acqua si ricorreva anche al litio e al ferro, mentre si evitava qualsiasi miscela solforica. In antichissimi scritti si trovano cenni di trasmissione di pensiero ottenuta mediante l’acqua e l’olio santo. Il latte non veniva magnetizzato, per via dei suoi componenti organici, ma questo è un errore, poiché se prodotto da una vacca sana è invece assai adatto a tale proposito. Ma in antico, per timore dell’idrofobia, si evitava di farlo.
Collana Agni yoga, Mondo del Fuoco I, 406 -1933
“Fammi bere l’acqua di vita che sta accanto al tuo capo” - si legge in un antico manoscritto.
Gli interpreti più recenti lo leggono in chiave simbolica: l’acqua vivente sta per l’oceano della saggezza; la testa per il culmine della conoscenza. Ma quella frase aveva invece un valore terapeutico: il discepolo chiede al Maestro di bere l’acqua magnetizzata per essere stata accanto al suo giaciglio. Molti detti si riferiscono a questa proprietà dell’acqua, e immagini antiche rappresentano figure che bevono da un vaso o da una fonte sacra.
Da lungo tempo si sa che esistono due modi per magnetizzare l’acqua: con l’imposizione delle mani e, più naturalmente, tenendola accanto al letto. La prima era preferita per certi malanni, ma la seconda era considerata migliore per tonificare in genere le forze. La si usava o bevendola o spruzzandola su qualcuno.
Si narra che una regina di Palmira pretendeva dai suoi aiutanti di dormire accanto al bacino preparato per il suo bagno. Simile è il racconto biblico di re Davide, a dimostrare il valore attribuito alle sane radiazioni umane. Nella vita sociale queste emanazioni dovranno essere armonizzate con grande attenzione. L’energia psichica suggerirà la scelta dei collaboratori.
Collana Agni yoga, Aum, 407, 1936
Etichette:
acqua,
agni yoga,
anima,
emoto,
helena roerich,
natura,
roerich,
sciamanesimo,
spirito,
spiritualità,
yoga
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento