Primo tentativo di dare colore alle parole.
"...Le
mie ricerche mi condussero in un campo di grano, mietuto dal vento
d’un affilato passato, sotto il sole si crogiolavano palle di fieno, come ramarri immobili. In realtà, a guardarle meglio, parevano più pezzi di
colonne: chissà di quale arcadico tempio avevano sostenuto la vecchiaia,
chissà quale vivido terremoto le percosse e le sconquassò in quel modo.
I loro pezzi erano disseminati in tutto il campo, dovevavo aver
rotolato a lungo, stavano sospese tra la testa e la croce,
incapaci di cadere la seconda volta.
Che
vertebre imponenti, che maestosa creatura doveva esserne il
proprietario ….Mi dedicai allora alla ricerca del perduto tempio, ma
non ne trovai traccia. Poi alzai lo sguardo e scorsi i
capitelli, sorridevano, corone autoproclamatesi sovrani,
erano ancora al loro posto, sospesi nell’aria ad indicibile
altezza. Mai caddero, mai si prostrarono al tempo tiranno. Chissà quali leggendari
uccelli si riposavano su quei tralci sempiterni...
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