Bridge of Glory, Nicolas Roerich, 1923.
E' bello ritrovare casualmente, nei frangenti più disparati e impensati, delle frasi pregne di senso e verità.
E' il caso della frase che qui sotto riporto, trovata come incipit di un delizioso graphic novel sull'esplorazione del Polo Nord. La spedizione riportò trionfante in America una famiglia di inuits come "bottino" e "trofeo" per commemorarne il trionfo, ma presto quella nuova patria si rivelò per loro un vero inferno....
Per chi fosse interessato ecco autore e titolo:
Chloé Cruchaudet // Groenlandia Manhattan
http://www.coconinopress.it/autori/chloe-cruchaudet/groenlandia-manhattan.html
" Gli inuits, dei quali sono noti i poteri iperacustici nell'aria gelata, mi hanno detto che riescono a percepire l'energia del vuoto col bel tempo. Una nota sostenuta, come trattenuta.L'acuto di una nota di violoncello o d'arpa tesa in una vibrazione perpetua, l' urlo gutturale di un atleta con un' eco infinitamente riflessa da ogni punto dell'orizzonte.
All'origine del mondo c'è il suono, l'ordinatore del caos."
Jean Malaurie, L'Appel du Nord
Northern midnight, Nicolas Roerich.
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